SAI SCEGLIERE LA BOLLICINA GIUSTA

PER OGNI OCCASIONE?

Molti si saranno trovati a dover affrontare quest’ardua scelta, selezionare le bollicine giuste per ogni occasione è difficile.

Per poter fare una selezione adatta all’evento, basta conoscere un pò più a fondo il mondo delle bollicine in bottiglia. Ad esempio, ci può essere di grande aiuto conoscere il metodo di produzione di questa particolare tipologia di vino.

Scegliere uno spumante basandosi esclusivamente sul prezzo non è il metodo corretto, costoso non è sempre sinonimo di qualità. Acquistare una bottiglia molto pregiata non ci garantisce che sia adatta per gli accostamenti con i culinari.

Dobbiamo sempre tener presente con cosa andremo a degustare la nostra bollicina. Sorge quindi spontanea la domanda: cosa comprare e per quale occasione?

Non ci sono risposte universali, il nostro suggerimento è di scegliere ciò che si conosce. Per questo motivo vediamo insieme quali sono i metodi di produzione utilizzati per creare questo prodotto incredibile.

Il primo concetto importante da chiarire è che il vino nasce fermo, le bollicine sono un’aggiunta successiva nel processo di realizzazione.

Quanti sono i metodi di produzione delle bollicine?

I metodi sono tre e si dividono in:

  • Metodo Classico o Champenoise
  • Metodo Charmat o Martinotti
  • Metodo Charmat lungo

 

IL METODO CHARMAT O MARTINOTTI

Il Metodo Charmat venne inventato nel 1895 da Martinotti, un Italiano che non registrò il brevetto di produzione. Ben 15 anni dopo il signor Charmat sbrigò la parte burocratica legata al brevetto, ed è per questo che oggi viene chiamato Metodo Charmat e non Metodo Martinotti.

I vitigni scelti per questo metodo di produzione sono molto aromatici e il vino base è semplice, questi due elementi lo rendono un prodotto abbastanza eterogeneo.

Le uve vengono raccolte prima del periodo di vendemmia, per mantenere acidi gli acini.

I passaggi di produzione prevedono due fasi di fermentazione, la seconda chiamata “Presa di spuma” si svolge all’interno di autoclavi a temperatura controllata.

Al termine della Presa di spuma il vino viene refrigerato, in questo modo i sedimenti si depositano sul fondo e possono essere rimossi.

Per evitare la dispersione dell’anidride carbonica, viene poi filtrato e travasato in ambiente isobarico. Finita il passaggio di filtrazione viene dosato, tappato ed etichettato.

…e se parliamo di Charmat lungo cosa cambia?

IL METODO CHARMAT LUNGO 

In cosa differisce il Metodo Charmat lungo da quello Martinotti?

Possiamo banalmente dire che è una via di mezzo tra i due metodi, ma ci sono delle particolarità.

Viene creato nel 1970 da Nereo Cavazzani. Per dare un’aroma più accentuato, il vino rimane a contatto con il lieti dai 9 ai 15 mesi.
Oltre questa prima differenza con il Martinotti, dobbiamo precisare che all’interno dell’autoclave sono installati degli agitatori a elica. Questa accortezza, utilizzata per rimettere in sospensione i sedimenti della fermentazione, dona un profilo sensoriale più complesso e importante al vino.

Il metodo Classico

Il Metodo Classico o Champenoise è sicuramente il metodo più complesso, lungo e antico di tutti quelli che oggi conosciamo. Anche su questo prodotto ci sono riferimenti italiani antecedenti a quelli ufficiali, ma è stato il signor Dom Pérignon a creare lo Champagne.

Per la sua produzione il vino base viene curato per anni, fino alla creazione delle cuvée. Solo pochissimi esperti sono capaci di realizzare le cuvée, miscele di vini differenti tra di loro sia per tipologia che per annata. Successivamente il vino viene imbottigliato aggiungendo zuccheri e lieviti e fatto riposare in posizione verticale per un periodo che va dai 12 ai 120 mesi.

Al termine di questa fase le bottiglie vengono messe con il collo verso il basso e può finalmente iniziare il Remuage. Questo famoso procedimento, che prevede di ruotate le bottiglie di 1/8 di giro tutti i giorni, ha lo scopo di portare i lieviti sul collo della bottiglia.

Una volta che lieviti si sono depositati sul collo, questo viene congelato e si passa all’operazione di “sboccatura”, ovvero la rimozione delle impurità. Nel passaggio successivo si rabbocca la bottiglia con il Liqueur d’Expedition (una soluzione di vino e zucchero) e si conclude con la tappatura e l’etichettatura.

COME SI ABBINANO LE BOLLICINE?

 

I vini Martinotti, solitamente dolci, sono perfetti per l’aperitivo, al contrario non accompagnano bene un pasto intero.

Le bollicine del Metodo Champenoise sono vini più strutturati, caratterizzati da bollicine più fini e persistenti, ideali a tutto pasto.